Le grotte di Osimo sono strade e cunicoli sotterranei che si snodano attraverso percorsi scavati nell'arenaria; esse sono una vera e propria città segreta immersa nel buio. Alcune grotte hanno un'articolazione molto complessa, come un labirinto di gallerie, nicchie, scalette e cunicoli, altre invece si allungano con un percorso lineare e diverse grotte sono fra loro collegate. L' origine di questo patrimonio osimano risale al tempo in cui furono edificati i palazzi nobili, risalgono quindi a varie epoche.
Nel passato le grotte svolgevano importanti funzioni, ad esempio i costruttori vi ricavavano l'arenaria per impastare la calce. Durante i secoli, inoltre, le grotte venivano utilizzate dai proprietari dei palazzi per nascondervi i tesori, conservarvi le riserve alimentari, specialmente le anfore d'olio che venivano riposte nelle nicchie. Durante gli assedi tali nicchie venivano murate per impedire eventuali saccheggi e la popolazione locale si rifugiava nelle grotte per proteggersi da assalti nemici.
Ad esempio durante la seconda guerra mondiale le grotte erano un ottimo rifugio contro le cannonate e i bombardamenti. Un' ipotesi realistica é quella che, al sopraggiungere dei terremoti, le grotte abbiano salvato gli osimani dal crollo degli edifici.
Le grotte erano utilizzate anche per conservare cibi, poiché erano luoghi freschi adatti alla conservazione. In Osimo c' era anche una neviera costituita da neve e paglia il cui ghiaccio si conservava per un anno.
Le grotte, in particolare quelle del Palazzo Campana, sono piene di scene mitologiche, figure a mezzo rilievo e segni. In una volta a crociera sono scolpiti quattro stemmi e scene di caccia.
Laura Bellezza, Emanuele Iocca, Giuseppe Nazzaro, Francesco Picchio
1AK - 1BKBibliografia di riferimento:
Don Carlo Grillantini, Storia di Osimo, Voll.I-II
Assessorato alla pubblica Istruzione e Attività Culturali di Osimo, Osimo amore mio
Gino Vinicio Gentili, Auximum (Osimo)
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